venerdì 13 novembre 2009

Qualcuno sa come fare per svegliare ZP?

Oggi sulla pressa italiana: "La cattolicissima Spagna alle prese con il partito islamico


Nel giorno in cui El Pais riferisce di un avvocatessa di origine marocchina espulsa dall'aula di un tribunale dal giudice perchè portava il velo islamico, il quotidiano conservatore Abc riporta una notizia che in queste ore sta facendo discutere la Spagna: nel cuore di uno dei paesi più cattolici d’Europa è nato il Prune, un partito islamico che alle elezioni amministrative del 2011 si sta mobilitando per eleggere i propri rappresentanti nei municipi chiave del Paese.
Il nome completo è Partito Rinascimento e Unione di Spagna (Prune), il leader è l’ex giornalista e professore di arabo all’Università di Granata, Mustaf Barrach, vicino a Rabat, secondo ABC. Quella di Barrach, non sembra una missione impossibile: i musulmani residenti in Spagna sono quasi un milione e mezzo e gli immigrati regolari rappresentano circa il 10% della popolazione. Insomma il cosiddetto elettorato potenziale sembrerebbe esserci. Ed è probabilmente questo l’aspetto che allarma maggiormente la fascia più conservatrice della popolazione.
Il professor Barrach, in Spagna da 15 anni, una vita dedicata al sostegno agli immigrati, è membro della Comunità musulmana Al Hegira e tesoriere del Consiglio islamico di Spagna, un organismo di ispirazione sufista, composto in maggioranza da convertiti spagnoli appartenenti alla Yamaa Islamica-Liga Morisca. I cosiddetti Moriscos: l’appellativo denigratorio che bollava i 300.000 musulmani di al-Andalus che furono indotti ad abbracciare la religione cristiana fra il 1492, anno della Reconquista, e il 1526, per poi essere definitivamente cacciati nel 1609.
L'Islam come elemento chiave per la rigenerazione etica della società spagnola e come riferimento valoriale di principi per guidare l’azione politica del movimento. Ma, allo stesso tempo, rispetto per la Costituzione spagnola e il rifiuto categorico del terrorismo come strumento di lotta politica.
Niente localismi per il neonato partito islamico: l’obiettivo da centrare è quello di essere una realtà presente e radicata in tutto il territorio nazionale, non un movimento a carattere regionale. La sede principale è a Granata (come risulta dall’iscrizione nel registro delle liste politiche del ministero per gli Interni), ma di recente ne è stata inaugurata una nuova nelle Asturie, nel nord-ovest della Paese, da dove nel 722 partì la Riconquista con la battaglia di Covadonga. Andalusia, Madrid, Catalogna, Estremadura, Valenzia e Murcia sono le comunità a maggiore presenza di immigrati di origine musulmana, ma anche di spagnoli convertiti all'Islam, ed è qui che il nuovo partito punta a raggranellare voti,
E così, dopo l’ora di religione islamica a scuola (facoltativa) e la più grande moschea d’Europa, ecco il partito islamico. Intanto il governo Zapatero ha annunciato la firma di un accordo di reciprocità con il Marocco che consentirebbe alla comunità marocchina di votare alleamministrative, qualora lo stesso diritto fosse riconosciuto agli spagnoli residenti in Marocco, mentre nel Paese la preoccupazione cresce dinnanzi al sospetto che dietro questo partito ci sia il governo di Rabat, con interessi contrapposti a quelli spagnoli."

lunedì 2 novembre 2009

Agora d'Alejandro Amenábar

Un film per la polemica... tanti si sentono offesi per l'immagine di crudelità degli antici cristiani... ed altri pensano che non vuole fare altro che sprimere una situazione di lotta fra due religioni, una mostra d'intoleranza, ignoranza, paura... che si repete una volta ed altra nella storia dell'uomo. Dire soltanto che sempre quelli ad essere ammazzati senza problemi sono gli ebrai, due milla anni fa ed adesso...

martedì 13 ottobre 2009

Michael Jackson - This is it

Anche dopo morto continuerà a fare guadagnare dei milliardi di soldi alla sua famiglia, che non ha mai fatto niente per lui, soltanto vivere del suo lavoro e della sua povera miseria fisica e mentale. Poveretto...

domenica 11 ottobre 2009

Vi piace ballare?

A volte penso che forse sia più facile insegnare un cane o un cavallo (andate sul blog d'Anna per comprovarlo) che a un uomo... ma forse sono sbagliata... AH AH AH

lunedì 5 ottobre 2009

Ennio Marchetto

Un po' di teatro italiano...
Mi domando perche no me ne avevate mai parlato di quest'uomo e del suo show, voi, gli amici italiani... dai...

domenica 4 ottobre 2009

A me piace Vettel!

Pecatto che la Ferrari abbia fatto la decissione sbagliatta! Preferirei avere Vettel con la rossa, invece d'Alonso...Sono convinta che questo ragazzo diventera un bel campione. E poi, lui e gia simpatico...

venerdì 25 settembre 2009

Copiato dal blog di Max

Geniale visione dei tifosi spagnoli, geniale versione del confronto fra Valentino Rossi e Sete Gibernau... adesso che non voglio parlare di F1 e del pilota di Ferrari per l'anno prossimo.. posso al meno ridere un po' con la moto GP.

mercoledì 16 settembre 2009

L'Italia da distruggere - La meglio gioventù

Questo fine settimana ho visto (seguendo il consiglio d'un orso) la serie di TV "la meglio giuventù e ci vuole dire che mi è piaciuta tantissimo! Inserisco un momento nella storia che trovo specialmente geniale... sopratutto perché le parole del professore sono dite nel anno 66 e, sicuramente, si potrebbero dire oggi, in Italia e nella Spagna, senza paura di sbagliare.

martedì 8 settembre 2009

Band of Brothers - Fratelli al fronte

È una miniserie televisiva statunitense in 10 puntate prodotta da Steven Spielberg e Tom Hanks con la partecipazione della rete HBO nel 2001.
La miniserie è stata ispirata dal libro Banda di fratelli (in originale: Band of Brothers: E Company, 506th Regiment, 101st Airborne from Normandy to Hitler's Eagle's Nest, 1992) dello storico Stephen Ambrose, che ha anche partecipato come consulente. Può essere considerata a tutti gli effetti come uno spin-off del film Salvate il soldato Ryan che aveva Spielberg come regista e Hanks come protagonista.
Una storia da non perdere...


domenica 6 settembre 2009

Valentino, un'altra volta!

Dopo vedere la gara oggi, non posso capire perché ci sono tanti che mi chiamano "ottimista" quando dico che Valentino vincerà... Senza dubbio, lui è il megliore, e il poveretto Lorenzo dovrebbe profitare per imparare dal maestro, invece di litigare con lui... la invidia non è una buona consigliera!

lunedì 31 agosto 2009

Vi piaciono i film di Quentin Tarantino?

A me piaciono! Sono sicura che questo film sulla guerra mondiale sarà geniale... vi lo dico la settimana prossima, dopo vedere il film!

sabato 25 luglio 2009

Gibilterra, un po' di storia per i nostri amici italiani...

Noi, spagnoli, o ancora meglio, i Borboni, sono i responsabili della situazione presente di Gibilterra perché Felipe V, il primo re francese della Spagna l'ha regalato a Isabella d'Inghilterra per finire la guerra per la successione in Spagna. Come d'abittudine, noi i catalani lottavamo nella parte svagliatta e così abiamo perso tutti i nostri diritti come paese indipendente... pecatto.
Il Trattato di Utrecht comprende una serie di trattati di pace firmati a Utrecht nel marzo e aprile del 1713, che aiutò a porre fine alla guerra di successione spagnola
In base alle condizioni del trattato, il nipote di Luigi XIV, Filippo, Duca d'Angiò venne riconosciuto come Felipe V, Re di Spagna, in accordo con le volontà di Carlo II di Spagna, ma l'impero europeo spagnolo venne diviso - i Savoia ricevettero la Sicilia (e con essa il titolo di Re per Vittorio Amedeo II di Savoia ed i suoi successori), tutta l'alta valle di Susa, Pinerolo e parti del territorio milanese, mentre il Sacro Romano Imperatore Carlo VI i Paesi Bassi Spagnoli, il Regno di Napoli, il Regno di Sardegna, e il resto del Ducato di Milano. Inoltre, la Spagna cedette Gibilterra e Minorca alla Gran Bretagna e accettò di cedere ai britannici l'Asiento – un prezioso contratto esclusivo per la tratta degli schiavi.
In Nord America, in base agli articoli 10 e 13, la Francia cedette alla Gran Bretagna le sue pretese sui territori della Compagnia della Baia di Hudson nella Terra di Rupert, Terranova e Acadia. La Francia mantenne l'Île-Saint-Jean (oggi Isola del Principe Edoardo) e l'Île Royale (oggi Isola di Cape Breton), sulla quale eresse la fortezza di Louisbourg.


Dopo il trattato i francesi continuarono la guerra contro l'imperatore Carlo VI ed il Sacro Romano Impero fino al 1714, quando le ostilità furono terminate dal Trattato di Rastatt e dal Trattato di Baden. Spagna e Portogallo rimasero ufficialmente in guerra fino al Trattato di Madrid del 1715, così come il Sacro Romano Impero e la Spagna, ora borbonica, lo furono fino al 1720.

Quindi i trattati di Utrecht vennero varati tra i rappresentati di Luigi XIV di Francia e Filippo V di Spagna da una parte, e la Regina Anna di Gran Bretagna, la Repubblica delle Sette Province Unite e il Ducato di Savoia dall'altra.

Nonostante alcuni dubbi sulla legalità di tali misure, Filippo V avrebbe rinunciato al trono francese per sé e per i suoi discendenti, mentre diversi principi francesi - soprattutto il più giovane nipote di Luigi XIV, il Duca di Berry e suo nipote, il Duca di Orléans - rinunciarono alle loro pretese al trono spagnolo, per loro stessi e i loro eredi.

venerdì 8 maggio 2009

Il vescovo d'Aquistran

Dopo parlare tantissimo sui rapporti fra il Vaticano e l'Italia, ho trovato sul youtube questa canzoneta dal 1988 del gruppo catalano "La Trinca" per mostrarvi come erano già 20 anni fa i rapporti dei catalani con la chiesa... eh eh eh

domenica 3 maggio 2009

Podio a Jerez

Senza dubbio, i 3 megliori della moto GP sul podio oggi a Jerez: Valentino, Pedrosa e Stoner. Una bella gara.

sabato 25 aprile 2009

25 aprile, ommagio all'Italia

Due anni fa, studiando primo corso d'italiano, mia insegnante ha detto che non si può imparare l'italiano senza imparare anche a cantare Bella Ciao. Conoscere questa canzone mi ha portato a volere conoscere più sulla storia dell’Italia, di questa guerra e di questa gente, i partigiani...
Per questa ragione, oggi, 25 aprile, voglio fare un piccolo omaggio al popolo italiano, quello che ha lottato e morto nella resistenza contro i fascisti nella 2ª Guerra Mondiale e hanno così contributo a guadagnare per noi la libertà e la democrazia che oggi consideriamo normale.
Senza dubbio, un episodio della storia a non dimenticare! E poi, è una bella canzone ¿no?

mercoledì 22 aprile 2009

Diario da L'Aquila: quella famiglia allargata su cui non può cadere la pioggia

Oggi Anna m'ha inviato questo bel scritto e vorrei farvi conoscerlo anche a voi, gli amici bloghisti per farvi capire come sono fantastici gli italiani.

mercoledì 22 aprile 2009 -(Fabio Capolla - Giornalista de Il Tempo)
"Che dramma la pioggia. Che tristezza vedere anziani costretti, anzi relegati nelle tende. Impossibilitati a uscire per ritirare il pranzo o per raggiungere un bagno chimico. Quello che ho visto oggi è desolazione. Acqua, fango e freddo. La mia fortuna è che stasera torno a casa, al di là del Gran Sasso e trovo una doccia calda.
Questa gente dovrà passare una notte all’addiaccio, con le tende che imbarcano acqua, con i bambini che si ritrovano materassi bagnati. Mentre c’è chi pensa a vacanze da favola, macchine lussuose io oggi apprezzo la banalità di una doccia calda che ti toglie il freddo nelle ossa. Altre quattro scosse, due nella notte e due nel pomeriggio, con la magnitudo che torna a salire sopra quota tre. Scosse di assestamento ma che costringono medici e volontari della Croce Rossa a lavorare con più attenzione.
Sono molte le persone che, con scosse anche minime, vengono assalite da crisi di panico. Un trauma che si portano dietro dallo scorso 6 aprile. Attorno alle tende il fango. Piccole risaie che impediscono a tutti di muoversi. In una tenda una donna anziana, seduta, con lo sguardo fisso nel vuoto e tra le mani il rosario. In dialetto abruzzese mi dice «Figlio mio solo la Madonna ci può aiutare».

Oggi ho evitato il pranzo della Protezione civile. Sono stato invitato da un mio collaboratore, Giorgio, in una tendopoli spontanea, nel giardino di una palazzina. Quattro tende e quasi venti persone, dai più giovani ai più vecchi. Giorgio mi ha portato dalla sua fidanzata, che anziché spostarsi in una delle tante tendopoli, insieme a genitori, nonni, zii e cugini vive in queste tende a pochi passi dalla sua abitazione, ancora non agibile. Un’accoglienza molto calorosa e la scoperta di quella che è una famiglia allargata.
Non nella concezione moderna di prime, seconde mogli, figli di due famiglie che ne formano una nuova. No, questa è una famiglia patriarcale, dove c’è ancora un rispetto che è tradizione per l’anziano, servito e riverito per primo. Dove si scopre l’attenzione e l’aiuto reciproco. La nonna che grattugiava il parmigiano mentre le figlie preparavano la pasta e i nipoti apparecchiavano la tavola. Uno stare insieme pieno di allegria ma anche di gioia. Eppure pioveva a dirotto, eppure erano tutti terremotati, eppure il fango cominciava ad essere fastidioso. Un senso vero della famiglia.

La pioggia blocca tutto, le previsioni per domani non sono delle migliori. Addirittura qualche sfollato aquilano che era stato sistemato in un campeggio sulla costa teramana è stato evacuato per il pericolo di esondazione di un fiume. Una situazione sempre più critica. Quando piove sul bagnato. Non ci sono belle notizie oggi, se non che alcune insegnanti di Coppito, un paesino alle porte dell’Aquila dove anche uno dei miei ristoranti preferiti non esiste più per colpa del terremoto, hanno radunato i bambini sotto la tenda per farli stare insieme, farli divertire, continuare ad imparare qualcosa. Per il resto non ci sono buone notizie oggi. Meglio chiedere l’aiuto della Madonna."

martedì 21 aprile 2009

Berlusconi nel mondo dell'Arte!

Questa volta sí che è da non credere!

sabato 18 aprile 2009

Il Papa visiterà l'Aquila


Il Papa Benedetto XVI visiterà la devastata città de l’Aquila il 28 aprile e pregherà sulle rune d’una residenza di studianti che è diventata il simbolo del peggiore terremoto registrato in Italia negli ultimi 30 anni, ha annunciato oggi il Vaticano.
Così qualche bloghista autoproclamato ateo che conosciamo dovrà cercare altri argumenti per criticare il Vaticano, i cattolici, e tutti quelli che hanno scelto credere a queste cose...

Vettel nella pole!

Il futuro campione della F1 con il suo predecesore... Vettel sarà un grande, como lo è stato il Kaiser, e sono contenta perché, in questo caso, il ragazzo non è un antipatico soberbio!

sabato 11 aprile 2009

Fate di tutto per essere felici - per Max

Diceva Robert Graves, lo storiatore inglese auttore de Io Claudius ed altri romanzi, che la poesia è quello che si perde nella traduzione... ma questa poesia di Rudyard Kipling, "Se" è bella anche in spagnolo o italiano ed una bella filosofia per vivere e cercare la felicità:

Se puoi non perdere la testa quando tutti attorno a te
L' hanno perduta e te ne incolpano,
Se puoi ancora credere in te stesso, quando più nessuno crede in te,
E tuttavia ti chiedi se non abbiano ragione gli altri e torto tu.
Se puoi attendere con calma ciò che ti spetta
o se, perseguitato, non pagare
odio con odio, offesa con vendetta,
senza per questo abbandonarti al gusto di stimarti santo tra i santi, e tra i giusti il giusto.

Se puoi sognare, e tuttavia non perderti nelle reti del sogno,
Se puoi pensare senza tutto concedere al pensiero;
Se puoi fissare in volto trionfo e disonore,
E senza per questo spalancare il cuore a nessuno dei due.
Se senza batter ciglio puoi il tuo vero vedere fatto menzogna sulle labbra dell'insincero,
E di colpo crollare quanto hai caro per tosto ricomporlo con amaro coraggio.
Se in un solo colpo puoi rischiare tutto quanto hai avuto dalla vita e perderlo,
E poi ricominciare senza pentirti della tua partita;
Se potrai richiamare il tuo coraggio quando da un pezzo lo avrai dilapidato
E stare saldo quando sai che tu altro non puoi più fare,
Se non dirti "Su!".
Se puoi toccare il fango senza insozzarti
E dar la mano ai re senza esaltarti.
Se amico o nemico male potrà mai farti.
Se tutti gli uomini avrai cari ugualmente, ma più degli altri nessuno.
Se nel balzo saprai d'un solo istante
superare l'istante che non perdona,
Tua è allora la Terra, e tutto ciò che dona,
Allora sarai uomo, figlio mio.

La danza della morte

Noi, catalani, non siamo un popolo specialmente allegre… per esempio, una delle celebrazioni tradizionali della nostra terra, per celebrare la Pasqua, è la danza della morte che fanno a Verges, un piccolo paese dal nord della Catalogna. Questa danza viene fatta ogni anno dopo il secolo XII o forse XIII, e sembra che è un invento della chiesa medievale per fare paura ai cittadini mostrandoli che non si può dimenticare che tutti finiremo della stessa forma... Simpatici i cattolici medievali catalani!
Felice Pasqua a tutti!

sabato 21 marzo 2009

Una brutta notizia per l'umanità


Vicente Ferrer, fondatore dell’ONG che lavora nell’India da più di 55 anni fa, è stato entrato ieri in un ospedale d’Anantapur, per un’embolia e rimane in stato critico ma stabile.
Ferrer arrivò a Bombai come missionario gesuita nel febbraio di 1652. D’allora, dopo lasciare la sua carriera come gesuita e sposarsi con una collaboratrice della sua organizzazione, ha lavorato su la terra per aiutare in una delle zone più poveri dell’India, Anantapur, dove abitano delle comunità più sfortunate.
Adesso, l’organizzazione Vicente Ferrer ha più di 150.000 collaboratori soltanto nella Spagna e lui è un personaggio assolutamente ammirato da noi.
Speriamo che anche se lui morisse, il suo lavoro rimanga e non sia mai dimenticato.

venerdì 20 marzo 2009

Non so cosa è la pazienza!

Non posso aspetare più! Caro orso: Tanti auguri per te! Felice compleanno! benvenuto alla mia età!
Credo che ti ho trovato sul youtube... guarda!

La polizia catalana e i suoi rapporti con gli studenti

2 video per mostrarvi la nostra amabile polizia, che ha inviato più d'un giornalista in ospedale, non solo degli studenti, come di solito... Il primo video sono le immagini della manifestazione degli studianti contro il plan Bologna. Il secondo video mostra la versione dal Polonia, il programma di TV3, dove la polizia fa la sua reflessione sulle cause della violenza poliziale.

mercoledì 11 marzo 2009

11 marzo 2004 - Non dimenticarli!

La presidente dell’Associazione di Vittime del 11 marzo, madre d’un giovane di 19 anni, morto nei brutali attentati di 5 anni fa a Madrid, Pilar Manjón, ha detto che non dovemmo confondere gli atti istituzionali con il fatto che i cittadini abbiano dimenticato, cosa che i madrileni non hanno fatto per niente.
Questa affermazione l’ha fatta dopo che i nostri politici, come sempre, abbiano perso il tempo e la nostra pazienza litigando su cose che non interessano a nessuno e sbagliando la commemorazione di un giorno nero della nostra storia, dove quasi 200 cittadini trovarono la morte perché qualche fanatico islamista ha deciso di mettere 10 bombe su i treni che portavano i madrileni a lavorare o studiare...
I nostri politici, come avrebbero fatto già lo stesso giorno dell’attentato, litigano e litigano fra loro, senza fare attenzione a noi, gli spagnoli, la gente... quelli che paghiamo con i nostri soldi, e a volte col nostro sangue, i loro errori e la loro incompetenza. Quelli che difendono “la diversità culturale”, “l’alleanza delle civiltà” e cose parecchie… che inviano dei miliardi d’euro in Palestina per ricostruire Gaza, mentre da noi ci sono delle famiglie dove tutti i loro membri sono senza lavoro, dove ci sono dei giovani che sussistono con 1000 euro il mese, vedove che lo fanno con soltanto 400 euro... e poi dicono che i cittadini non siamo interessati alla politica!
Soltanto vorrei fare pubblico il mio omaggio alle vittime del 11 marzo e le loro famiglie e dire ai nostri politici quello che ho letto qualche giorno fa in una manifestazione: VOLIAMO CHE CI GOVERNINO LE PUTANE, DOPO CHE I LORO FIGLI CI HANNO DELUSO!

sabato 28 febbraio 2009

Andrés Segovia, ASTURIAS

Magari, dopo le classe di Maxregan, Dumhaik suonerà la chitarra come il maestro Segovia, e Alonso, già alla Ferrari (AGGGHHHH...) sarà contento ascoltando il suo ASTURIAS...

giovedì 26 febbraio 2009

Morethanmedication.ca

Credo che sia bello davvero il messaggio che ci dona questo video. Sono convinta che di solito, per vincere una malattia ci vuole qualcosa di più, non soltanto i dottori ed i medicamenti...

mercoledì 25 febbraio 2009

Francesco Guccini, per Francesca

Forsé con questo post ti farò dimenticare la nostra polemica col discorso indiretto...
[ Don Chisciotte ]

Ho letto millanta storie di cavalieri erranti, di imprese e di vittorie dei giusti sui prepotenti per starmene ancora chiuso coi miei libri in questa stanza come un vigliacco ozioso, sordo ad ogni sofferenza. Nel mondo oggi più di ieri domina l'ingiustizia, ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia; proprio per questo, Sancho, c'è bisogno soprattutto d'uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto: vammi a prendere la sella, che il mio impegno ardimentoso l'ho promesso alla mia bella, Dulcinea del Toboso, e a te Sancho io prometto che guadagnerai un castello, ma un rifiuto non l'accetto, forza sellami il cavallo ! Tu sarai il mio scudiero, la mia ombra confortante e con questo cuore puro, col mio scudo e Ronzinante, colpirò con la mia lancia l'ingiustizia giorno e notte, com'è vero nella Mancha che mi chiamo Don Chisciotte...

[ Sancho Panza ]

Questo folle non sta bene, ha bisogno di un dottore, contraddirlo non conviene, non è mai di buon umore... E' la più triste figura che sia apparsa sulla Terra, cavalier senza paura di una solitaria guerra cominciata per amore di una donna conosciuta dentro a una locanda a ore dove fa la prostituta, ma credendo di aver visto una vera principessa, lui ha voluto ad ogni costo farle quella sua promessa. E così da giorni abbiamo solo calci nel sedere, non sappiamo dove siamo, senza pane e senza bere e questo pazzo scatenato che è il più ingenuo dei bambini proprio ieri si è stroncato fra le pale dei mulini... E' un testardo, un idealista, troppi sogni ha nel cervello: io che sono più realista mi accontento di un castello. Mi farà Governatore e avrò terre in abbondanza, quant'è vero che anch'io ho un cuore e che mi chiamo Sancho Panza...

[ Don Chisciotte ]

Salta in piedi, Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora, solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora: per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori e per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri ! L'ingiustizia non è il solo male che divora il mondo, anche l'anima dell'uomo ha toccato spesso il fondo, ma dobbiamo fare presto perché più che il tempo passa il nemico si fà d'ombra e s'ingarbuglia la matassa...

[ Sancho Panza ]

A proposito di questo farsi d'ombra delle cose, l'altro giorno quando ha visto quelle pecore indifese le ha attaccate come fossero un esercito di Mori, ma che alla fine ci mordessero oltre i cani anche i pastori era chiaro come il giorno, non è vero, mio Signore ? Io sarò un codardo e dormo, ma non sono un traditore, credo solo in quel che vedo e la realtà per me rimane il solo metro che possiedo, com'è vero... che ora ho fame !

[ Don Chisciotte ]

Sancho ascoltami, ti prego, sono stato anch'io un realista, ma ormai oggi me ne frego e, anche se ho una buona vista, l'apparenza delle cose come vedi non m'inganna, preferisco le sorprese di quest'anima tiranna che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti, ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti. Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire, ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire...

[ Sancho Panza ]

Mio Signore, io purtoppo sono un povero ignorante e del suo discorso astratto ci ho capito poco o niente, ma anche ammesso che il coraggio mi cancelli la pigrizia, riusciremo noi da soli a riportare la giustizia ? In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre, dove regna il "capitale", oggi più spietatamente, riuscirà con questo brocco e questo inutile scudiero al "potere" dare scacco e salvare il mondo intero ?

[ Don Chisciotte ]

Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro ? Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità, farmi umile e accettare che sia questa la realtà ?

[ Insieme ]

Il "potere" è l'immondizia della storia degli umani e, anche se siamo soltanto due romantici rottami, sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte: siamo i "Grandi della Mancha", Sancho Panza... e Don Chisciotte !

giovedì 19 febbraio 2009

Lo stupidorio

L’anno scorso, un ex professore Della scuola IESE, di Barcellona, una delle più importante scuole d’economia del mondo, è diventato famoso nella rete col suo blog sulla crisi delle ipoteche “subprime”. Questo blog ha cambiato la vita di Leopoldo Abadia, con un articolo chiamato “La crisi Ninja” dove spiega con un linguaggio piano e quotidiano la crisi subprime degli USA, che è diventato un fenomeno, con miliardi di visite sull’Internet.
D’allora, il signore Abadia è stato invitato a parlare a molte catene de TV, e fa anche delle classi magistrali ad alcune università e altre forum.
Oggi, nella Vanguardia, un lettore scrive sulla sua nuova proposta: Lo stupidorio.
Faccio direttamente la traduzione dal giornale:
“Venerdì scorso sono andato ad una conferenza fatta da Leopoldo Abadía., divertente, piacevole ed interessante come tutte le sue interventi, parlò d’un nuovo concetto che, al meno io, non avevo mai ascoltato in altre conferenze del professore. Si tratta dello STUPIDORIO, del convincimento che unito al cielo, l’inferno ed il purgatorio, esiste anche lo stupidorio. Ê il luogo dove vanno tutti quelli che non sono stati ne buoni ne cattivi, soltanto stupidi. Fa referenza a tutti quelli che parlano senza sapere cosa dicono, quello che vogliono convincerci di cose che neanche loro credono. Quelli che riempiono i giornali con grandi titoli che dopo due o tre giorni finiscono in interdetto. Secondo il professore Abadia, il castigo nel Stupidorio sarebbe obbligare a tutti quelli che ci arrivano ad ascoltarci fra loro durante tutta l’eternità. Alcuni (i meno stupidi) arrivano a chiedere d’essere trasferiti all’inferno.
Avere degli stupidi nel mondo non è grave e poi, non abbiamo nessuna opportunità d’evitarlo. Ma quello che è grave e può evitarsi è che loro occupino dei luoghi di responsabilità, che il nostro presente ed il nostro futuro dipenda delle decisioni presse da stupidi. Lo Stupidorio del futuro dovrà essere un luogo grande e largo... molto spazioso perché oggi i nostri stupidi sono molti. E siamo alle loro mani.”

Cosa ne pensate dello Stupidorio? Che ne pensate del Professore Abadia? Secondo me, ci vogliono un sacco come lui per uscire di questa situazione di crisi, non solo economica, ma anche politica ed morale dove tanti fra noi abbiamo finito senza renderci conto...

martedì 17 febbraio 2009

Una storia di democrazia,tolleranza, e libertà

Come sempre, un paese arabo mostra al mondo il suo concetto di democrazia, anche nello sport! Come sempre, qualcuno mi dirà che faccio paura, che non sono tollerante, e che sono una razzista. Ed io continuerò a pensare che non sono io ad essere razzista, ne intollerante, non sono io a fare paura... soltanto ho un pensiero un po' diverso di quello che molti considerano "politicamente corretto":

Le autorità degli Emirati Arabi non hanno concesso il 'pass' alla giocatrice Shahar Peer, che lo scorso anno a Dubai era diventata la prima israeliana a prendere parte ad un torneo organizzato in un paese del Golfo
La tennista israeliana Shahar Peer si è vista rifiutare il visto di entrata dalle autorità degli Emirati Arabi Uniti, dove da domani avrebbe dovuto prendere parte al torneo di Dubai. La Peer, 21 anni, numero 48 del mondo, che lo scorso anno a Doha era stata la prima giocatrice israeliana a prendere parte ad un torneo organizzato in un paese del Golfo, avrebbe dovuto affrontare la numero 15 del seeding, la russa, Anna Chakvetadze. Le tensioni in Medio Oriente per l'offensiva militare israeliana contro la Palestina, hanno spinto le autorità degli Emirati Arabi a non concedere il visto d'ingresso alla giocatrice che ha svolto il servizio militare nell'esercito israeliano.
''Siamo profondamente delusi, dalla decisione degli Emirati Arabi Uniti, di negare il visto d'ingresso nel paese - ha commentato Larry Scott, portavoce della Wta, il circuito femminile -. La Peer ha guadagnato il diritto di giocare il torneo ed è deplorevole che le sia stato negato questo diritto. La Wta ha delle regole chiare, nessun paese dovrebbe negare ad una giocatrice il diritto di prendere parte ad un torneo dove era qualificata".
Scott ha inoltre spiegato che la "Wta sta analizzando quanto avvenuto, per tutelare in tutte le sedi la Peer, e sta studiando delle azioni nei confronti del torneo di Dubai".

mercoledì 4 febbraio 2009

Sembra che, finalmente, Eluana e la sua famiglia troveranno la pace! Sembra...


Eluana Englaro, l’ italiana in comma vegetativo dal 1992, arrivò ieri in ambulanza nella clinica ´La Quiete´ de Udine (nel nordest dell’Italia), dove nei prossimi giorni le sarà staccata sonda alimentaria che la mantiene viva.
La donna, di 37 anni, lascià la clinica de Lecco (circa di Milano) ed arrivò al centro medico d’Udine che ha accettato di accogliere Eluana per eseguire la decisione presa dal Tribunale Supremo che autorizza la famiglia a staccarla. Il centro ignora la circolare fatta dal Ministero di Sanità il 17 dicembre scorso che interdiva tutti gli ospedali pubblici e privati interrompere l’alimentazione nei malati in comma vegetativo.
I responsabili della clinica hanno spiegato che la donna non sarà staccata immediatamente, ma dopo 2 o 3 giorni, finché un gruppo di volontari ritirerà l’alimentazione e l’idratazione assistita. Secondo i dottori, Eluana potrebbe bisognare 15 giorni per morire.
Davanti alle porte dell’ospedale di Lecco s’è riunito un gruppo di gente appartenente al “Movimento per la vita” che protestava contro il traslato d’Eluan e che ha provato a fermare l’ambulanza.
Le critiche del Vaticano non s’hanno fatto aspettare, ed il vescovo d’Udine, Pietro Brollo, ha anche chiamato alla coscienza di tutti i cattolici che, secondo lui, “abbiamo adesso l’obbligo d’aiutare Eluana a vivere”
Il cardinale presidente del Consiglio Pontificio per la Pastorale della Salute, Javier Lozano Barragán, ha qualificato come "abominabile assassinato" il fatto di staccare la sonda che alimenta Eluana Englaro.

sabato 24 gennaio 2009

Polònia - Il Papa - AH AH AH

Più piccolo che Silvio Berlusconi!


Un amico mio (Ciao, caro orso...) dice che SB ha scelto Brunetta come ministro per non essere l’uomo più piccolo nel governo... Forse SB non ha capito che per un politico essere piccolo non ha niente a fare con l'altezza fisica, ma con l’altezza morale ed intellettuale. Non vorrei sembrare poco ottimista, ma non penso che arrivi mai a capirlo.

Il vento provoca una tragedia da noi.


Il vento fa crollare il tetto d’un polisportivo a Sant Boi e ci muoiono 5 ragazzi. Altri 9 persone sono state ferite. I ragazzi, tutti fra 9 e 12 anni, giocavano a beisbol all’aperto ma si sono rifugiati nell'installazione sportiva per proteggersi dal forte vento.
Queste sono le cose che ci fanno paura alle mamme: lasciare i ragazzi felici, giocando... e trovarti la tua vita rotta per sempre in 1 minuto! Non posso né pensarci senza sentire qualcosa strana nello stomaco...

giovedì 22 gennaio 2009

T-mobile pubblicità

Un altro essempio della creatività della pubblicità. T-mobile monta una coreografia con la gente che passa per Liverpool Street Station a Londra. Mi avrei piaciuto essere là per ballare con loro!

mercoledì 21 gennaio 2009

So help me God!


Così finisce il giuramento che ha fatto il Presidente degli USA ieri. Spero che Dio l'ascolti affinche il futuro della politica americana non abbia niente in commune con il suo passato prossimo (referenza grammaticale per la mia insegnante, che legge i miei post, ma non fa dei commenti...) Insomma, non è in gioco soltanto il futuro degli USA, ma sicuramente quello del mondo. So... good luck, Mr. President!

sabato 17 gennaio 2009

Dopo vedere la foto di Dumhaik...

Anche Elle McPherson le vorrebbe per lei!

martedì 13 gennaio 2009

La F60: non bisogna parole

Si vuole aspetare fino marzo per l'inizio del campionato, ma nel fratempo possiamo guardare questa preziosità. Non so se sarà veloce, ma non può essere più bella!

lunedì 12 gennaio 2009

Immagini della manifestazione pacifica e pacifista del sabato scorso a Barcellona


Delle pistole, delle facce occulte... fra gente che è andata al centro di Barcellona di buona fede pretendendo domandare la fine del conflitto a Gaza, convocati da la maggioranza dei partiti politici spagnoli che, sembra, vogliono dimenticare cose come che Hammas viene di impiantare la legge islamica a Gaza, che sono stati loro a finire unilateralmente la tregua con Israele, che anche Mahmoud Abbas, il leader dell’Autorità Nazionale Palestina ha domandato a Hammas di finire con gli attacchi contro la frontiera d’Israele. Mentre la gente di Gaza soffre gli attacchi d’Israel, il suo leader è a Siria, dove vive senza problemi ne paura... Magari questa sua strategia di fare ammazzare i suoi l’ha imparato dal suo amato amico Arafat, che era un maestro del terrore!
Per piacere, guardate le foto e ditemi se sono io a farvi paura per la mia opinione diversa e “politicamente incorretta”. XD e Perbacco!

venerdì 9 gennaio 2009

Quel silenzio sulla moschea in piazza Duomo

Una bell'amica m'ha fatto arrivare quest'articlo e vorrei sapere se è certo. Non vorrei, però, preocupare a nessuno: non dico quello che penso, soltanto quello che succede... o no...

Guardate la foto qui sopra: è di sabato pomeriggio. Mille, forse duemila musulmani hanno occupato piazza Duomo a Milano per protestare contro i raid israeliani a Gaza, hanno bruciato bandiere con la stella di David e poi hanno pregato rivolti verso la Mecca. Anche il sagrato è stato occupato. Il Duomo ha dovuto chiudere. Se un cristiano, ammesso che ce ne sia ancora qualcuno in circolazione, avesse voluto entrare nella cattedrale per pregare, o per partecipare alla messa, avrebbe dovuto rinunciarvi. La stessa cosa è successa a Bologna in piazza Maggiore, davanti a San Petronio: la foto è a pagina 5. Anche in altre città d’Italia e d’Europa molte piazze e molti sagrati si sono trasformati in improvvisate moschee all’aperto. Guardate e tenete presente un dato: è la prima volta che succede.
Ma perché i musulmani, per protestare contro la guerra in Palestina, hanno scelto i luoghi simbolo della cristianità? Perché non davanti a un consolato israeliano? O americano? Perché per la preghiera, invece che in una moschea - ce ne sono ormai parecchie - hanno scelto le cattedrali, come a Milano, o la basilica più importante come a Bologna?
Domande alle quali si possono dare due risposte. La prima sgombrerebbe il campo da qualsiasi dietrologia: sono andati davanti al Duomo e davanti a San Petronio perché quelle sono le piazze principali di Milano e di Bologna. Secondo un’interpretazione ancor più benevola, hanno addirittura voluto cercare un’ideale solidarietà con i cristiani, pregando l’unico Dio: in fondo, ha osservato qualcuno, sulla facciata del Duomo sta scritto Mariae Nascenti, e se c’è un culto che accomuna cattolici e musulmani questo è proprio quello mariano. La preghiera di massa sarebbe dunque un atto di pietà, una richiesta di carità in un momento di sofferenza per il popolo arabo.
Ma c’è un’altra possibile chiave interpretativa, che è quella di una simbolica occupazione. Di un atto di arroganza e perfino di violenza: a Milano i dimostranti - guidati dall’imam di viale Jenner, già condannato per terrorismo - sono arrivati di corsa, seminando paura, sgomberando di forza la piazza, occupandola senza alcun permesso, costringendo appunto il Duomo a chiudere. Dove sarebbero, visti i modi e i fatti, il rispetto e la solidarietà con i cristiani?
Sembra quasi che, con questa azione forse coordinata nelle varie città, il mondo islamico abbia voluto lanciare un segnale: i vostri tradizionali luoghi di preghiera adesso diventano nostri. Dove prima pregavate voi, adesso preghiamo noi. Per il devoto musulmano i luoghi, i segni, i simboli hanno un valore ben più profondo di quanto ne attribuiamo noi occidentali, ormai largamente secolarizzati.
Può darsi che quest’ipotesi di un’occupazione simbolica sia un allarmismo esagerato. Resta il fatto che non si vede che cosa c’entrino il Duomo e San Petronio con i raid israeliani; e che mai la preghiera collettiva si era tenuta sui sagrati delle chiese cattoliche. (Non vogliamo neanche immaginare che cosa avrebbe scritto Oriana Fallaci. Avrebbe parlato come minimo di sfregio, di oltraggio. Quando cominciò a sostenere quelle sue tesi, fu fatta passare per un’invasata. Adesso sono molti, invece, a temere che avesse ragione).
Ma la vera notizia, quella che ci ha indotti - a distanza ormai di due giorni - ad «aprire» il giornale con la foto che avete visto in prima pagina, è la distrazione, il disinteresse, il deprimente silenzio che ha accompagnato le invasioni di piazza Duomo e piazza Maggiore. I saldi e le code agli outlet valgono ben di più, nel nostro media-system, di un Duomo trasformato in moschea
Ed è di questo che abbiamo paura. Non dei musulmani, la cui aggressività in tutto il mondo è piuttosto, probabilmente, un segno di debolezza e di declino. Abbiamo paura dell’ignavia, della viltà, dei contorcimenti mentali di un Occidente che soffre di infiniti complessi e sensi di colpa. Di un mondo che per non offendere i musulmani cancella i presepi, i riferimenti a Gesù nelle canzoni di Natale e il prosciutto dalla mensa dell’asilo: ma che non ha nulla da eccepire se il Duomo è costretto a chiudere. Che cosa avremmo letto sui nostri giornali se quattro cattolici tradizionalisti fossero andati a pregare davanti alla moschea di Segrate?
È il nulla dell’Occidente che spaventa. Il vuoto pneumatico di valori e ideali che lascia campo libero a chi, invece, si nutre di un pensiero forte e di uno spirito di conquista. Non ce ne frega nulla di rinunciare al presepe perché al Natale non crediamo più, così come non crediamo più in niente: né in una filosofia che non sia quella del godersi la vita, né in una morale che non sia quella del secondo me. L’Occidente tace, di fronte all’avanzata dell’islam, perché non ha niente da dire: la stessa Chiesa sembra spesso rinunciare, per paura chissà di che, ad essere se stessa.
C’è chi dice che proprio questo nulla ci salverà dall’islam. Che i musulmani saranno alla fine sconfitti, più che da quel che resta dei nostri valori, dall’effetto contagioso dei nostri vizi. È probabile che finirà così. Ma non prima di uno scontro che sarà tutt’altro che breve e indolore.
Michele Brambilla